Abstract
Per modellare le sue idee, Machiavelli rompe con la visione dell’uomo lasciata dalla filosofia cristiana, che affermava che gli uomini ritornano naturalmente alla vita sociale. Nel tentativo di controllare la naturale tendenza ad agire a proprio vantaggio, il fiorentino propone meccanismi in grado di garantire una vita incentrata sulla comunità. Se gli uomini fossero tutti buoni, non ci sarebbe alcun problema nell’agire con gentilezza e pietà, ma altrimenti il sovrano conoscerà la rovina se disprezza questa natura egoistica. Al fine di stabilire una società ben organizzata, Machiavelli propone atteggiamenti condannati dalla morale cristiana. Per tenere uniti gli uomini, il principe deve conciliare i diversi desideri dei suoi cittadini con l’ideale del bene comune. Ma perché questo accada senza stermini e atrocità indisciplinate, una moralità deve essere seguita. Questa nuova concezione del giudizio morale è ispirata dalle pratiche politiche dell’antichità, in particolare quella di Roma nel suo periodo repubblicano, e anche dai grandi leader come Mosè, Ciro e Teseo.